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Cognizione incarnata

Cos’è la cognizioni incarnata o embodied cognition

La cognizione incarnata o embodied cognition è un concetto che si riferisce alla teoria secondo cui la mente umana non è separata dal corpo, ma è strettamente legata all’esperienza sensoriale e all’interazione con l’ambiente fisico. Questa prospettiva sostiene che la cognizione umana sia intrinsecamente influenzata dalla percezione sensoriale, dal movimento del corpo e dall’interazione con il mondo circostante.

La teoria della cognizione incarnata si oppone alla visione tradizionale della mente come entità isolata e autonoma separata dal corpo. Invece, sottolinea l’importanza delle esperienze corporee e sensoriali nell’elaborazione delle informazioni cognitive. Ad esempio, si ritiene che i processi di apprendimento e di comprensione del linguaggio siano strettamente collegati alle esperienze sensoriali e motorie.

Tutti noi facciamo esperienza di questi segnali corporei, ma alcuni li sentono in modo più accurati di altri. Gli scienziati hanno anche dato un nome a questa capacità di leggere lo stato interiore del proprio corpo. Si chiama interocezione. Quindi, in poche parole, l’interocezione è la consapevolezza dello stato interiore del nostro corpo. Inoltre, questa consapevolezza è strettamente collegata ad un’area specifica del nostro cervello: l’insula. Si tratta di un porzione della corteccia cerebrale che interviene nella consapevolezza degli stati corporei fornita dagli enterocettori, come la capacità di percepire il proprio battito cardiaco.

L’embodied cognition è un campo di ricerca interdisciplinare che coinvolge la psicologia, la neuroscienza, la filosofia e altre discipline. Questa prospettiva ha importanti implicazioni per la comprensione della mente umana, dell’apprendimento, dell’interazione uomo-macchina e di molti altri aspetti legati alla cognizione umana.

Un esempio pratico di cognizione incarnata è il concetto di mappatura corporea. Secondo questa teoria, il modo in cui percepiamo e comprendiamo concetti astratti è influenzato dalle nostre esperienze corporee concrete. Ad esempio, quando pensiamo a concetti come “alto” e “basso”, spesso richiamiamo le nostre esperienze fisiche di guardare in alto o in basso. Allo stesso modo, quando parliamo di emozioni, tendiamo a fare riferimento a sensazioni fisiche come il cuore che batte veloce o farfalle nello stomaco.

Teoria mappatura corporea

La teoria della “mappatura corporea” è un concetto chiave nella cognizione incarnata. Questa teoria sostiene che le nostre esperienze corporee concrete influenzino la nostra comprensione e rappresentazione di concetti astratti.

Secondo la teoria della mappatura corporea, il nostro sistema cognitivo utilizza le esperienze sensoriali e motorie del corpo per costruire mappe concettuali che collegano le informazioni concrete e sensoriali a concetti astratti. Ad esempio, le esperienze di base di movimento, tocco e percezione sensoriale possono fornire la base per comprendere concetti più complessi come spazio, tempo, emozioni e concetti astratti.

Un esempio comune di mappatura corporea è la correlazione tra le esperienze sensoriali tattili e la comprensione dei concetti di caldo e freddo. Le nostre esperienze fisiche di toccare oggetti caldi o freddi sono collegate alla rappresentazione concettuale di queste sensazioni. Questa connessione tra l’esperienza corporea e il concetto astratto crea una mappa concettuale che ci permette di comprendere e comunicare concetti come “caldo” e “freddo”.

La teoria della mappatura corporea ha importanti implicazioni per la comprensione della cognizione umana. Sottolinea il ruolo fondamentale delle esperienze corporee e sensoriali nella costruzione della conoscenza e nella comprensione dei concetti astratti.

Questa prospettiva ha anche implicazioni importanti sull’apprendimento. Infatti, ci spinge a chiederci: quanto incide l’embodied cognition sulla nostra mente? In che modo la cognizione incarnata può fornirci informazioni altre e diverse da quelle razionali o emotive? Infine, quanto sono affidabili queste informazioni?

A cosa serve la cognizione incarnata

La cognizione incarnata ha diverse applicazioni e serve a comprendere meglio il funzionamento della mente umana, migliorare l’apprendimento e sviluppare modelli di intelligenza artificiale più avanzati. Ecco alcune delle sue principali utilità:

  1. Comprensione della mente umana.
    La cognizione incarnata fornisce una prospettiva più completa sulla natura della mente umana, spiegando come le esperienze corporee e sensoriali influenzino i processi cognitivi. Aiuta a spiegare come le azioni, il movimento e le esperienze sensoriali siano coinvolti nella formazione dei pensieri, delle emozioni e della conoscenza, fino ad arrivare al concetto di mente estesa.
  2. Apprendimento e istruzione.
    L’approccio dell’embodied cognition può informare le strategie di insegnamento e apprendimento. Incorporare l’esperienza fisica e sensoriale nell’apprendimento può facilitare una comprensione più profonda dei concetti e migliorare la memorizzazione e il richiamo delle informazioni. Ad esempio, l’uso di attività pratiche, esperienziali e di simulazioni può favorire un apprendimento più efficace.
  3. Sviluppo di intelligenza artificiale:
    La cognizione incarnata può influenzare lo sviluppo di modelli di intelligenza artificiale più avanzati. Integrare aspetti sensoriali e motori nei modelli di intelligenza artificiale può aiutare a creare sistemi più interattivi, capaci di comprendere e rispondere in modo più umano, e può favorire l’interazione uomo-macchina più naturale e intuitiva.
  4. Psicologia clinica e riabilitazione.
    La cognizione incarnata può essere applicata in campo clinico e nella riabilitazione per comprendere meglio il funzionamento cognitivo e motorio di persone con disabilità o lesioni. L’integrazione di approcci di riabilitazione che coinvolgono attività motorie e sensoriali può favorire il recupero funzionale e migliorare la qualità della vita dei pazienti.
  5. Intelligenza intuitiva.
    Attraverso l’embodied cognition possiamo accedere più facilmente alla nostra intelligenza intuitiva. Le nostre intuizione si esprimono dapprima attraverso il corpo e solo successivamente vengono razionalizzate dalla nostra mente. Nella piramide dell’intuizione, la cognizione incarnata si colloca, infatti, nella parte alta della piramide e come passaggio essenziale per accedere all’intelligenza intuitiva.

Questi sono solo alcuni esempi delle applicazioni della cognizione incarnata, ma il suo impatto può estendersi a molti altri ambiti, contribuendo a una migliore comprensione e utilizzo delle capacità cognitive umane.

Come accedere alla cognizione incarnata

Per accedere alla cognizione incarnata possiamo adottare diverse metodologie, strumenti ed esperienze. Ecci alcuni suggerimenti per accedere all’embodied cognition:

  1. Consapevolezza del corpo.
    Sviluppa una maggiore consapevolezza del tuo corpo e delle sensazioni fisiche. Pratica la consapevolezza del respiro, la meditazione o il movimento consapevole come lo yoga, per diventare più in sintonia con le sensazioni fisiche e il modo in cui il tuo corpo interagisce con l’ambiente circostante.
  2. Coinvolgimento sensoriale.
    Sfrutta i tuoi sensi per impegnarti attivamente con il mondo. Prenditi il tempo per osservare, ascoltare, toccare, gustare e annusare le cose intorno a te. Lascia che le tue esperienze sensoriali ti guidino nella comprensione del mondo e delle persone che ti circondano.
  3. Pratica l’empatia.
    Cerca di metterti nei panni degli altri e di comprendere le loro esperienze dal loro punto di vista. L’empatia ti permette di accedere alla cognizione incarnata degli altri, poiché ti aiuta a connetterti con le emozioni, le prospettive e le esperienze delle persone.
  4. Sperimenta attivamente.
    Non limitarti a osservare passivamente il mondo, ma prendi parte attiva ad attività ed esperienze che ti interessano. Prova nuove cose, esplora nuovi ambienti e interagisci con persone diverse. L’esperienza diretta ti offre una comprensione più approfondita e incarnata delle cose rispetto alla semplice lettura o apprendimento teorico.
  5. Riflessione e integrazione.
    Dopo aver vissuto esperienze e aver sviluppato una maggiore consapevolezza sensoriale, prenditi il tempo per riflettere sulle tue esperienze e integrare ciò che hai imparato nella tua comprensione del mondo. La riflessione ti aiuta a collegare le esperienze al tuo sistema di conoscenze esistenti e a creare una visione più completa e incarnata della realtà.

Ricorda che l’accesso alla cognizione incarnata richiede pratica costante e un impegno attivo nell’esplorazione del mondo che ti circonda. Oltre a questi suggerimenti, possiamo anche individuare alcuni esercizi e pratiche per sperimentare la cognizione incarnata.

Come sperimentare la cognizione incarnata

Per sperimentare la cognizione incarnata puoi farlo attraverso la Teoria-U.

Infatti, la Teoria-U è una metodologia di cambiamento e trasformazione individuale, organizzativo e collettivo.

All’interno della Teoria-U è possibile sperimentare la cognizioni incarnata, perchè vi sono alcuni esercizi basati totalmente sull’embodied cognition come il Social Presencing Theater. Oppure, attività che in parte ci connettono con la nostra cognizione incarnata come il journaling.

Sempre all’interno della Teoria-U troviamo altri strumenti, pratiche ed esercitazioni che ci consentono di allenare l’embodied cognition, come la prototipizzazione del futuro.

La Teoria-U è una metodologia completa e potente rispetto anche ad altre forme di cognizione: Embedded (cognizioni situata) e enacted (cognizione agita), quindi molto utile per sperimentare le potenzialità della nostra mente estesa

La mente estesa: cognizione incarnata, cognizione situata, cognizione agita.

L’idea di mente estesa ci spinge a ridefinire la nostra cognizione e i canali attraverso i quali apprendiamo. Nella concezione tradizionale, i pensieri si creano all’interno della nostra mente ed è solo la nostra mente a elaborare le informazioni.

Con il concentto di mente estesa, invece, possiamo identificare ulteriori quattro diversi piani di cognizione: Embodied (cognizione incarnata), Embedded (cognizioni situata), Extended (cognizione estesa) e enacted (cognizione agita).

La nostra cognizione, così, può essere alimentata, definita e caratterizzata dalle informazioni che arrivano anche dal corpo (embodied), da elementi che arrivano dall’ambiente esterno (embedded), dal nostro agire (enacted) e da ciò che travalica i confini del corpo (Extended). Per questo, si parla di mente estesa, proprio per inglobare altre fonti di apprendimento all’interno della nostra mente.

Tutti questi piani di cognizione sono molto diversi tra loro, ma strettamente collegati e che possono incidere sulla nostra mente, sul nostro modo di concepire la formazione dei nostri pensiere e, quindi, il nostro modo di pensare. In passato, abbiamo ritenuto valide solo ed esclusivamente le informazioni che arrivavano dalla mente e abbiamo trascurato il potenziale di altre forme di cognizione.

Ovviamente, il concetto di mente estesa ci aiuta a comprendere in modo più ampio l’importanza della cognizioni incarnata e come la cognizione incarnata, insieme alle altre forme di cognizione, possa aiutarci a estendere i confini del nostro apprendimento, i limiti del nostro comprendere e accedere ad un potenziale inespresso.

Cognizione incarnata e coaching

Nella dimensione del coaching, la cognizione incarnata può giocare un ruolo fondamentale. Vi è, infatti, una stretta relazione tra coaching e cognizione incarnata.

Attraverso l’embodied cognition, abbiamo detto, che possiamo accedere ad un sapere differente, possiamo raccogliere punti di vista ulteriori e far emergere consapevolezze altre. Per queste ragioni, all’interno delle sessioni di coaching, in molti casi, il coach può fare appello alla cognizione incarnata per sostenere il coachee nel suo percorso di consapevolezza e cambiamento. Questo significa applicare degli strumenti, come quelli proposti dalla Teoria-U, da utilizzare nel percorso di coaching, per agevolare l’accesso del coachee alla sua cognizioni incarnata.

Allo stesso tempo, anche il coach può usare la propria cognizione incarnata per condividere con il coachee le sue impressioni, le sue sensazioni, le sue intuizioni. Infatti, il coach essendo in connessione con il coachee potrebbe avvertire un sentire, delle intuizioni, delle impressioni che potrebbe condividere con il coachee.

Ovviamente, per farlo devi possedere tutti gli strumenti per essere efficace, aver frequentato un corso di coaching riconosciuto per diventare coach ed essere iscritto ad almeno una delle organizzazioni di coaching nazionali, come asso.co.pro.

I benefici della cognizioni incarnata

La cognizione incarnata offre una serie di benefici che possono migliorare la nostra comprensione e interazione con il mondo. Ecco alcuni dei principali benefici dell’embodied cognition:

  1. Comprensione più completa
    Integrando le nostre esperienze sensoriali e corporee con la nostra conoscenza concettuale, otteniamo una comprensione più completa e profonda delle cose.
  2. Maggiore consapevolezza di sé e degli altri, quindi, maggiore empatia.
    Sviluppando la consapevolezza del nostro corpo e delle nostre sensazioni fisiche, diventiamo più consapevoli di noi stessi e delle nostre emozioni. Questo ci permette di essere più attenti alle nostre reazioni e ai nostri bisogni, nonché di sviluppare un’empatia più profonda verso gli altri.
  3. Migliore presa di decisioni.
    La cognizione incarnata ci aiuta a prendere decisioni informate basate sull’esperienza diretta. Possiamo fare affidamento sulle sensazioni corporee, sull’intuizione e sulle nostre esperienze per prendere decisioni più consapevoli e adeguate alle nostre esigenze e ai nostri valori.
  4. Riduzione dello stress e miglioramento del benessere.
    Essere connessi con il nostro corpo e le nostre sensazioni fisiche può aiutarci a ridurre lo stress e a migliorare il nostro benessere generale. La consapevolezza corporea e l’attenzione al presente ci permettono di vivere nel momento presente e di sviluppare strategie per gestire lo stress e le sfide quotidiane.
  5. Migliore comunicazione e relazioni interpersonali.
    L’embodied cognition ci aiuta a sviluppare una maggiore consapevolezza delle nostre espressioni corporee, dei nostri gesti e delle nostre emozioni. Ciò può migliorare la nostra capacità di comunicare in modo efficace e di comprendere gli altri attraverso i loro segnali non verbali e le loro espressioni corporee, favorendo relazioni interpersonali più significative e autentiche.

La cognizione incarnata ci aiuta a integrare mente, corpo e ambiente per una comprensione più ricca della realtà, una capacità maggiore di connessione con se stessi e gli altri, uno sviluppo maggiore della propria intelligenza intuitiva e una vita più soddisfacente.

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