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Teoria U 2023: la bellezza del presencing

Ci sono esperienze che non si lasciano raccontare, ma solo attraversare. Il laboratorio esperienziale sulla Teoria U (TheoryU) di giugno 2023 è stato proprio questo: un viaggio profondo, condiviso, autentico. Due giornate fuori dal tempo ordinario, dentro uno spazio che ha permesso a ogni partecipante di ascoltare, lasciare andare e cominciare a immaginare un futuro possibile – non come proiezione logica, ma come risposta vitale a una chiamata interiore.

Il campo generativo: dove tutto ha inizio

Fin dal primo momento, si è aperto un campo di ascolto collettivo, un luogo protetto e fertile dove l’attenzione si è spostata dal “cosa devo fare” al “chi sto diventando”. Questo non è stato un corso, ma un’esperienza trasformativa, dove le parole hanno lasciato spazio alla presenza, al silenzio, all’intuizione. Ogni esercizio, ogni dialogo, ogni momento condiviso aveva un intento: coltivare una nuova qualità di attenzione.

L’ascolto profondo è stato il primo vero atto rivoluzionario. Non si trattava solo di ascoltare gli altri, ma di ascoltare se stessi, la propria storia, il proprio corpo, il proprio futuro che bussa. Una delle frasi più potenti emerse è stata: “Il futuro non va inventato, va riconosciuto.”

Presencing: il social presencing theater

Uno dei momento più intensi e affascinanti della Theory-U è quello riservato al Social Presencing Theater. Un esercizio in cui i partecipanti hanno la possibilità di sperimentare la cognizione incarnata entrando in contatto con la loro migliore possibilità futura.

Il termine Presencing, coniato da Otto Scharmer nella Teoria U, unisce le parole Presence (presenza) e Sensing (percepire). È una pratica profonda in cui il presente viene vissuto in modo pieno e consapevole, permettendo a ciò che vuole emergere dal futuro di manifestarsi attraverso di noi. Non si tratta solo di essere presenti, ma di connettersi a un campo di possibilità più ampio – un luogo dove l’intuizione, la visione e l’intenzionalità si incontrano.

Il presencing è stato ampiamente vissuto dai partecipanti che hanno preso parte alla Teoria-U attraverso l’esercizio del Social Presencing Theater. Durante questo esercizio si vivono sempre momenti di grande intuizione e scoperta.

Lasciare andare per lasciare venire

Durante la seconda giornata, abbiamo attraversato uno dei passaggi più delicati ma potenti della Teoria U: lasciare andare ciò che non serve più, per fare spazio a ciò che vuole emergere. Non si tratta solo di cambiamento, ma di trasformazione. Un salto qualitativo che richiede coraggio, fiducia, e la capacità di restare nel non-sapere senza forzare risposte.

Un esercizio in particolare ha segnato un momento di svolta per molti partecipanti: il dialogo generativo. In silenzio, a coppie, si è lasciato fluire il racconto di ciò che si è pronti a lasciare andare. E poi, il silenzio ancora. Uno spazio di vuoto creativo, dove si è potuto sentire emergere una direzione nuova. Non imposta, non pensata, ma sentita.

Questi atti di autenticità hanno dato vita a una forma di apprendimento difficile da misurare, ma impossibile da dimenticare. Il corpo, il cuore e la mente hanno lavorato insieme. Non c’era bisogno di “capire”: bastava esserci.

Strumenti ed esercizi della Teoria-U: giugno 2023

Durante il laboratorio dedicato alla Teoria-U che si è svolto a giugno 2023 abbiamo appreso i seguenti strumenti e vissuto i seguenti esercizi:

La forza e la potenza della TheoryU, probabilmente, è racchiusa in tutti questa praticità e capacità espressiva. In questo modo, tutti i partecipanti possono sia sperimentare in prima persona la metodologia della TeoriaU, sia apprendere molti strumenti ed esercizi spendibili nella propria vita e professione.

Risultati che si manifestano nel quotidiano

L’apprendimento generato non è rimasto confinato in aula. A distanza di settimane, molti partecipanti hanno raccontato piccoli-grandi cambiamenti nella propria vita personale e professionale: decisioni prese con più lucidità, relazioni rinnovate, progetti che hanno preso forma con maggiore chiarezza. Non per “magia”, ma perché qualcosa è cambiato nel modo di stare al mondo.

La forza di questo approccio non sta in una tecnica o in una metodologia, ma in un nuovo modo di abitare la complessità, con più apertura, più consapevolezza, più coerenza tra visione e azione, senza mai dimenticare il proprio scopo di vita.

Perché generare futuro, oggi, è un atto necessario

Viviamo un tempo in cui non basta adattarsi: serve generare. Generare senso, direzione, connessioni. Il futuro non si può più pianificare come una proiezione lineare: va sentito, va co-creato, va ascoltato emergere. La Teoria U offre una mappa per farlo. Ma serve il coraggio di mettersi in cammino, di sostare nel dubbio, di aprirsi all’ignoto.

Chi ha partecipato a queste due giornate lo ha fatto. E, nel farlo, ha imparato qualcosa che non si legge nei manuali: che il cambiamento non inizia quando decidiamo di cambiare, ma quando impariamo ad ascoltare ciò che ci sta chiamando, riuscendo ad entrare in profondo contatto con il proprio Ikigai.

Dove imparare la Teoria-U

Per conoscere il prossimo appuntamento con la Teoria-U puoi seguire la pagina dedicata al laboratorio con la Teoria-U. Se, invece, desideri svolgere la TheoryU all’interno della tua organizzazione o Team puoi compilare il Form che trovi a fondo pagina.